Della recente Canon Eos R6 Mark III e del nuovo normale superluminoso RF 45mm F1.2 STM abbiamo fornito una copertura esaustiva in occasione del lancio ufficiale la scorsa settimana, descrivendone dettagliatamente le innovazioni tecniche e le caratteristiche principali. Per una lettura più consapevole di questo primo contatto, dunque, vi invitiamo caldamente a recuperare i due articoli prima di proseguire con l’approfondimento.
In questa sede passeremo dalla teoria alla pratica: vi mostreremo, infatti, le prime immagini realizzate sul campo durante una sessione intensiva di prova, corredate dalle nostre prime considerazioni su questo atteso “duo“ dalle ambizioni professionali.
Canon Eos R6 Mark III e RF 45mm F1.2 STM: binomio vincente nel ritratto
Anticipando in parte le conclusioni che troverete in coda a questo articolo, possiamo affermare che l’accoppiata composta dalla Eos R6 Mark III e dall’ottica standard RF 45mm F1.2 STM, eccelle in modo particolare nella fotografia di ritratto. Questa sinergia è il risultato di due fattori determinanti. Da un lato, il corpo macchina, grazie al suo evoluto sistema di autofocus supportato dall’Intelligenza Artificiale (AI), facilita notevolmente l’aggancio del soggetto. Questo si traduce in una drastica riduzione degli errori di messa a fuoco, ottimizzando così l’accuratezza del punto di massimo contrasto anche quando si fotografa con diaframmi estremamente aperti. Dall’altro lato, l’obiettivo offre una resa dello sfocato di eccezionale gradevolezza. Sotto questo specifico profilo, l’ottica non fa assolutamente rimpiangere la resa di soluzioni ben più onerose. Come evidenzieremo nei successivi banchi di prova, se si dovesse ricercare un difetto in questo normale superluminoso, non lo si troverebbe certamente nella qualità del bokeh.
Canon Eos R6 Mark III: la resa alle alte sensibilità
Nonostante l’incremento di risoluzione, con il passaggio dai 24 a 32 megapixel, la Eos R6 Mark III dimostra un ottimo controllo del rumore, in linea con le aspettative per un sensore full frame di nuova generazione. Le immagini mantengono una qualità pienamente utilizzabile almeno fino alla soglia dei 12.800 ISO in entrambi i formati di file (RAW e JPEG). È tuttavia necessario notare che nel formato JPEG, elaborato direttamente in camera, si manifesta un principio di deterioramento della qualità particolarmente evidente nella riduzione del microcontrasto e nella conseguente perdita di dettagli fini.
Un elemento degno di nota è, invece, la tenuta cromatica: la fedeltà dei colori si conserva in modo eccellente, anche ai limiti superiori della scala di sensibilità. Oltre la fascia intermedia, le sensibilità estreme, che vanno da 25.600 fino a 64.000 ISO, mostrano ovviamente i limiti fisici del sensore. È cruciale evidenziare, però, che la qualità non è di bassissimo livello. In particolare, il fastidioso rumore cromatico si inizia a percepire chiaramente solo a 64.000 ISO e in RAW. Considerata la risoluzione in gioco, che pone maggiori sfide nella gestione del rumore, si tratta di un risultato tecnico notevole per la categoria.


















Canon RF 45mm F1.2 STM: la nitidezza
Passando all’analisi prettamente ottica e in particolare alla nitidezza espressa dal normale RF 45mm F1.2 STM, rileviamo una marcata morbidezza periferica non solo a tutta apertura, ma anche chiudendo il diaframma fino a f/4. Per ottenere una uniformità di resa ottimale e sfruttare la massima risoluzione sull’intera area del sensore, si rende pertanto necessario diaframmare l’obiettivo a f/5,6. Al centro del campo inquadrato la situazione è decisamente più favorevole: la nitidezza è notevolmente superiore, con risultati soddisfacenti a partire da f/2. Le immagini qui mostrate sono esclusivamente i JPEG prodotti dalla fotocamera, con i profili di correzione ottica integrati attivi. Nel test che pubblicheremo non appena riceveremo un esemplare in redazione, ci soffermeremo invece sull’analisi comparativa tra i JPEG e i file RAW, e in particolare sul differenziale tra i RAW corretti e non corretti. Possiamo anticipare che tale indagine riserverà riscontri di grande interesse.














Canon RF 45mm F1.2 STM: il bokeh
Come avevamo anticipato nel testo a corredo della galleria di immagini, il nostro giudizio sul bokeh generato da questo normale superluminoso economico di Canon è nettamente positivo. Lavorando a tutta apertura, la ridottissima profondità di campo riesce a “smaterializzare” letteralmente lo sfondo, creando un effetto tridimensionale che avvolge e isola con forza il soggetto principale. Anche chiudendo leggermente a f/2, l’ottica conserva una concreta gradevolezza, soprattuto nella resa dei punti luminosi fuori fuoco, mantenendo la qualità estetica dello sfocato a livelli eccellenti.






Canon RF 45mm F1.2 STM: la tenuta in controluce
La resistenza al controluce non è il tallone d’Achille del Canon, ma di certo neanche il suo punto forte. La reazione alla luce incidente è molto variabile a seconda del diaframma: utilizzato a tutta apertura può arrivare a generare flare e una perdita di contrasto diffusa, mentre “chiusa” a f/2,8 l’ottica riesce a limitare l’effetto delle infiltrazioni di luce ai soli bordi del fotogramma.




Prime considerazioni, aspettando il verdetto del test
La Canon Eos R6 Mark III, almeno in questo primo contatto, ha soddisfatto le nostre aspettative. Si configura come l’aggiornamento atteso, che non solo introduce un salto di risoluzione (sia in ambito fotografico che video), ma conferma le eccellenti qualità del modello precedente in termini di gamma dinamica e controllo del rumore ad alta sensibilità. Alla luce di questi risultati, possiamo prevederne un certo successo sul mercato (fermo restando che un verdetto definitivo lo enunceremo solo dopo il test completo). Il giudizio sull’ottica RF 45mm F1.2 STM è più sfumato e si muove tra luci e ombre. Una resa “morbida” ai bordi estremi, che persiste oltre la massima apertura, lo esclude dalla lista delle ottiche d’elezione per generi che richiedono uniformità di nitidezza sull’intero fotogramma. Tuttavia, per tutte quelle applicazioni dove la periferia è destinata a rimanere fuori fuoco —primo fra tutti il ritratto — il 45mm resta un’opzione di grande interesse, soprattutto considerando il suo costo particolarmente vantaggioso. Anche per l’ottica, la nostra analisi definitiva sarà riservata al test completo che condurremo in redazione nelle prossime settimane.
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