Sony e AP (Associated Press) hanno portato a termine un test per il funzionamento della tecnologia alla base della certificazione dell’autenticità delle immagini. Lo scopo, in un’epoca in cui dilagano immagini contraffatte, è quello di fornire a fotografi e consumatori gli strumenti necessari per verificarne la genuinità.
Sicurezza a partire dall'hardware
La tecnologia di autenticità di Sony fornisce una firma digitale ”machine-based”, eliminando la possibilità di manipolazioni non rilevate fin dall’inizio. La firma digitale viene apposta all’interno della fotocamera nel chipset hardware al momento dell’acquisizione.
“Se da un lato la rapida evoluzione dell’AI generativa offre nuove possibilità di espressione creativa, dall’altro ha portato a una crescente preoccupazione per l’impatto delle immagini alterate o manipolate nel giornalismo”, ha dichiarato Yann Salmon Legagneur, Marketing Director, Imaging and Product Solutions, Sony Europe. “La diffusione di informazioni e immagini false ha un impatto sociale reale che danneggia non solo i nostri partner fotogiornalisti e le agenzie di stampa, ma la società nel suo complesso. Abbiamo a cuore questa sfida e ci impegniamo a utilizzare le nostre risorse per contribuire a risolverla. Grazie al lavoro di Sony nel comitato direttivo di C2PA (Coalition for Content Provenance and Authenticity), abbiamo contribuito a definire lo standard attuale del settore per la tracciabilità dell’editing e della manipolazione delle immagini. Inoltre, la nostra tecnologia di autenticità “in-camera” ha dato risultati importanti e continueremo a spingere il suo sviluppo verso un rilascio più ampio”.
Il test condotto da Sony e AP
L’ultimo test sul campo di Sony e AP è stato completato nell’ottobre del 2023. In questo test, durato un mese, sono stati valutati sia l’autenticazione dell’acquisizione sia il processo del flusso di lavoro. A tal fine, Sony ha collaborato con Camera Bits, l’azienda dietro lo strumento di workflow standard del settore, Photo Mechanic. Insieme a Sony e AP, Camera Bits ha creato una tecnologia in Photo Mechanic che preserva la firma digitale della fotocamera durante tutto il processo di modifica dei metadati.
La nuova firma digitale all’interno della fotocamera e l’autenticazione C2PA di Sony saranno rilasciate con un aggiornamento del firmware dedicato alle mirrorless A9 III, A1 e A7S III previsto per la primavera del 2024. Il supporto del firmware per i formati C2PA potrebbe essere inizialmente disponibile solo per i partner delle agenzie di stampa.
Il 26 ottobre scorso Leica ha annunciato la M11-P, prima fotocamera al mondo a certificare l’autenticità delle immagini.
Cosa è C2PA e il suo ruolo in CAI
La Coalition for Content Provenance and Authenticity (C2PA) nasce con lo scopo di combattere la diffusione di informazioni fuorvianti online attraverso lo sviluppo di standard tecnici per certificare l’origine ed eventuali modifiche dei contenuti multimediali. C2PA è un progetto della Joint Development Foundation, formato attraverso un’alleanza tra Adobe, Arm, Intel, Microsoft e Truepic.
C2PA unisce gli sforzi della Content Authenticity Initiative (CAI) condotta da Adobe, e di Project Origin, un’iniziativa guidata da Microsoft e BBC che affronta la disinformazione nell’ecosistema delle notizie digitali.