È notizia recente, infatti, l’inizio dello sviluppo della Lumix GH6, futura erede al trono nel segmento delle mirrorless MQT professionali del costruttore giapponese, che dunque restano ad affiancare il più recente sistema full frame con innesto L. Attesa entro la fine dell’anno, dalle prime notizie diffuse tramite canali ufficiali la GH6 offrirà la registrazione 4K/60p con campionamento 4:2:2 e profondità 10bit – presumibilmente su supporto di memoria interno – oltre il 4K/120p a 10bit per video da riprodurre in quick/slow motion e il 5,7K/60p a 10bit; in questo ultimo caso non sappiamo ancora con quali limitazioni. Nel frattempo viene aggiornata alla versione Mark II l’attuale punta di diamante Lumix GH5. Il principale affinamento riguarda il sensore Live MOS da 20,3MP, che Panasonic ha trattato superficialmente con uno strato antiriflessi per massimizzare il contrasto durante la ripresa fotografica, ma soprattutto video. Supportato da un’elettronica rinnovata, il sensore promette maggiore gamma dinamica unitamente alla riduzione del fenomeno del rolling shutter (già peraltro molto contenuto sulla GH5). Alla base del Live MOS troviamo il supporto meccanico per la stabilizzazione in-camera su 5 assi, che in abbinamento ad alcune ottiche dotate di proprio sistema IS permetterà di scattare fino a 6,5EV al di sotto del tempo di sicurezza imposto dalla focale.
Naturalmente l’ambito video rimane quello d’elezione per la Lumix GH5 Mark II e, quindi, ulteriori affinamenti hanno interessato soprattutto le sue – peraltro già spi ccate – capacità di ripresa. Le modalità direttamente accessibili sono il Cinema 4K e 4K a 30p/25p con campionamento 4:2:2 e profondità 10 bit e a 60p o 50p a 10 sfruttando l’intera superficie del sensore e senza limiti di tempo della registrazione. È disponibile anche la ripresa in formato anamorfico 4:2:0 10 bit in risoluzione 6K (4992×3744 pixel), con anche la possibilità di sfruttare la stabilizzazione digitale dell’immagine. Sarà inoltre consentito registrare filmati simultaneamente sulla scheda di memoria e su un registratore esterno collegato via HDMI. Il formato V-Log L è preinstallato e accompagnato dai profili colore Cinelike D2 e V2. Nuova è anche la modalità di previsualizzazione delle LUT caricabili dai videomaker. Dal punto di vista strutturale, da segnalare l’aggiornamento del monitor sul dorso, che sale di risoluzione fino a 1,84 milioni di pixel e guadagna in leggibilità in condizioni di forte illuminazione; tra le informazioni direttamente visualizzabili al suo interno, le cornici colorate recentemente introdotte sulle mirrorless full frame della serie S: rossa per indicare la registrazione video in corso, blu per segnalare la diretta streaming. Altra piccola novità in tema di diffusione dei contenuti video sui social è la possibilità di memorizzare l’orientamento dei filmati (scegliendo quello verticale “stile smartphone” in alternativa al canonico orizzontale) per facilitarne la riproduzione. Una maggiore riserva di energia a supporto della rinnovata – e presumibilmente più assetata – elettronica è infine garantita dal nuovo accumulatore DMW-BLK22, già impiegato nella Lumix S5 ma ora compatibile anche con la GH5 Mark II. Un aggiornamento firmware che sarà rilasciato nei prossimi mesi consentirà per giunta di sbloccare il live streaming IP via cavo RTP/RTSP e di sfruttare tramite tethering USB la connessione dati dello smartphone. La Lumix GH5 Mark II è già disponibile in configurazione solo corpo (1.699 euro), in abbinamento al 12-60mm Lumix (1.899 euro) o corpo macchina più il 12-60mm targato Leica (2.299 euro).
È già disponibile al prezzo di 479 euro anche l’ultima ottica progettata dal Costruttore per il suo sistema mirrorless full frame: si tratta del Lumix S 50mm f/1,8, la seconda in ordine di apparizione – segue l’85mm – di una serie di ottiche fisse (24 e 35mm sono ancora nella fase embrionale) tutte con apertura f/1,8, passo filtri da 67mm e ovviamente innesto L. Il Lumix S 50mm f/1,8 è costruito impiegando 9 elementi raccolti in 8 gruppi; due lenti sono di tipo ED a dispersione extra bassa e una è di tipo UHR ad alto indice di assorbimento; presenti anche tre lenti asferiche il cui compito è quello di uniformare la resa tra centro e bordi del fotogramma e migliorare la qualità del bokeh. Compatto ma non particolarmente leggero (300g) e pure tropicalizzato, il Lumix S 50mm f/1,8 è progettato per assicurare massima usabilità e affidabilità anche in condizioni climatiche avverse.