La cosiddetta Grotta dei lapislazzuli, qui fotografata da Mattia Crasti a ottobre del 2018, non esiste più. Formatasi nel 2017 a causa del ritiro della fronte orientale del ghiacciaio dei Forni, a Santa Caterina Valfurva (SO), la maestosa opera di architettura generata dalla natura è crollata nell’estate del 2019 proprio a causa dello stesso innalzamento delle temperature che ne aveva consentito l’origine. La formazione glaciale, scoperta dal geologo ed esperto del Servizio Glaciologico Lombardo Giuseppe Cola, misurava ben 101 metri di profondità e, in alcuni punti, 50 metri di larghezza. Mattia ha trascorso quasi due ore in contemplazione dello spettacolare gioco di luci e sfumature che animavano i crepacci della grotta con suggestivi riflessi. “Se chiudo gli occhi e ripenso a quei momenti – ha raccontato l’autore – rivivo ancora sensazioni miste di paura ed emozione”. Per chi non ha avuto la fortuna di ammirare dal vivo questo effimero luogo incantato, la fotografia di Mattia, un autoscatto che include l’autore stesso nella scena, sarà una preziosa e intramontabile testimonianza.
- reflex full frame Canon Eos 6D Mark II
- Tamron SP 15-30mm f/2,8 Di VC USD a 15mm
- 1/10sec
- f/7,1
- 200
- treppiedi e applicazione Canon Camera Connect su smartphone per lo scatto remoto
- acquisizione dell’immagine in Adobe Lightroom; rimozione di alcune imperfezioni sulla superficie del ghiaccio e lieve incremento della saturazione del blu tramite Adobe Photoshop