il 2025 è stato un anno in cui i protagonisti del mercato fotografico si sono dati molto da fare. E chi segue FOTO Cult saprà che se arriva una fotocamera in redazione, passa inevitabilmente anche tra le mie mani per essere testata sul campo e in laboratorio. Proprio sulla base di questo “contatto diretto”, posso affermare che in questi ultimi dodici mesi nessun produttore si è limitato a fare il “compitino”, ma tutti hanno lavorato seriamente per portare nelle mani di amatori, appassionati e professionisti degli strumenti validi. Voglio anche condividere qualche riflessione con voi lettori, ed esprimere il mio personale e soggettivo punto di vista su alcune di queste fotocamere, arrivando a sceglierne una in particolare e qualcun’altra in generale alle quali, se fossi stato membro di una giuria tecnica, avrei assegnato un premio.
Canon e Fujifilm: quantità e qualità
Per quantità di prodotti annunciati, in questo 2025 sono spiccate le produzioni di Canon e Fujifilm, che hanno portato sul mercato ben quattro modelli ciascuna. Il primo dei due Costruttori ha tentato di “ingolosire” fotografi e videomaker di un certo livello con l’attesissima Eos R6 Mark III e la nuova Eos C50 e ha portato nelle mani di vlogger e content creator appassionati la mirrorless APS-C Eos R50 V e la compatta PowerShot V1.
Anche Fujifilm non si è risparmiata: sono di quest’anno la GFX100RF, l’esclusiva compatta medio formato che ricorda le iconiche “X100” ma punta su un sensore 44x33mm da 100MP, e la X-E5, altra realizzazione raffinata e convincente, con sensore APS-C e ottica intercambiabile. Agli amatori con budget più contenuto il Costruttore giapponese ha invece riservato la X-T30 III, ossia una X-M5 con il mirino elettronico, più centrata sulla fotografia che sul video. Sulla X half il giudizio è meno positivo: l’idea della compatta con sensore ‘verticale’ da un pollice diverte sul campo, ma delude al PC. Simulare il rullino digitale, impedendo di vedere gli scatti fino alla fine, è un esperimento stimolante che però si scontra con una qualità d’immagine modesta e un prezzo sproporzionato rispetto anche alla sensazione tattile offerta.
Sony e Leica: almeno un paio di occasioni "mancate"
In questo 2025 non sono rimaste a guardare nemmeno Sony e Leica. Le loro produzioni sono state contraddistinte, rispettivamente, dall’arrivo della A7V, una concreta tuttofare per amatori evoluti e professionisti (che ha particolarmente convinto il nostro direttore), e dalla M EV1, ossia la prima fotocamera della serie M con mirino elettronico integrato: un prodotto a cui riconosco più senso collezionistico che “pratico”. Insieme a queste, lato Sony, sono arrivate la FX2 e la RX1RIII (a cui dopo dieci anni avrei regalato una nuova ottica). Mentre dalla Germania sono giunte la Leica Q3 Monochrom e la “ritardataria” SL3-S. Se su alcuni dei modelli citati finora, e che citerò nei prossimi paragrafi, non mi soffermo oltremodo è perché, pur essendo macchine di indubbio valore, le considero evoluzioni naturali delle precedenti serie.
Lumix: nel 2025 tutto sul full frame. E in casa OM-System c'è nostalgia del passato
Non male nemmeno l’anno di Lumix, che ha regalato ai sostenitori del marchio l’ammiraglia della serie S, la S1RII, e le più abbordabili ma altrettanto concrete S1II e S1IIE. Il lavoro che sta facendo questo Costruttore negli ultimi anni è notevole, motivo per cui invito chi sta per fare un acquisto a recarsi nei negozi e provare una delle ultime Lumix: potrebbero sorprendervi. Certo, per seguire con decisione la linea delle full frame, Panasonic ha allentato la presa sul segmento delle QuattroTerzi; qui, però, sono spuntate le produzioni di OM System, che ha portato sul mercato la OM-3 con il suo aspetto rétro – forse è il motivo per cui questo modello mi sembra già un lontano ricordo – e aggiornato la OM-5 alla versione II.
Ricoh, Sigma e Hasselblad: con costanza, coraggio e strategia
Anche Ricoh, Sigma e Hasselblad hanno presentato prodotti interessanti. La prima, con la GR IV, ha dato continuità a una serie molto cara agli street photographer, e non mi dispiace la decisione di annunciarla anche in versione Monochrome. Al contrario, sull’utilità della versione HDF — che introduce un filtro il cui compito è sacrificare la nitidezza per inseguire la moda del vintage — nutro qualche dubbio.
Sigma ha probabilmente firmato la realizzazione più originale dell’anno con la BF: una mirrorless che non ha paura di essere semplice (nonostante la costruzione raffinata dica il contrario) e che invita a riscoprire l’essenza della fotografia, proponendo solo lo stretto necessario per scattare. Infine, la caratteristica più interessante che mi sento di commentare riguardo la Hasselblad X2D II 100C non è tanto l’introduzione dell’AF a rilevazione di fase, quanto la sforbiciata al prezzo di listino di ben 1.500 euro: segno evidente che la concorrenza di Fujifilm, quest’anno, ha iniziato a farsi sentire seriamente anche dalle parti di Göteborg.
Normalità e concretezza: la ricetta vincente di Nikon
Se solo ora spunta Nikon, non è certo perché sia rimasta a guardare. Oltre al nuovo sodalizio con RED — che ha dato vita alla Nikon ZR per i videomaker — e all’aggiornamento tecnico della Coolpix P1100, questo Costruttore ha presentato nel corso dell’anno la fotocamera che nelle mia classifica personale merita il gradino più alto del podio: la Nikon Z5 II.
Sia chiaro: la Nikon Z5 II non è la fotocamera migliore del mercato in assoluto. Non è la più raffinata, non è la più affascinante, né quella costruita con i materiali più nobili. Se mi chiedeste: è un prodotto rivoluzionario? Sofisticato? Esclusivo? La risposta sarebbe, onestamente, sempre no. Però è semplicemente ciò che da anni i fotografi faticano a trovare: uno strumento con prestazioni di fascia medio-alta e un rapporto qualità-prezzo sorprendente. È la full frame abbordabile che mancava — con un prezzo di listino sotto i 1.900 euro — che consente di affrontare serenamente anche la fotografia sportiva o naturalistica ad alti livelli.
Per completare il mio podio, scelgo poi due estremi. Al secondo posto metto la Fujifilm GFX100RF: una compatta medio formato di cui non avrei alcun bisogno razionale, ma che vorrei assolutamente nel mio zaino. Chiudo con la Canon EOS R6 Mark III: la sceglierei perché, con meno di 3.000 euro, mi porterei a casa una fotocamera “universale”, capace di risolvere qualsiasi impegno fotografico o video, professionale e non.
Le vostre fotocamere preferite: ditelo nei commenti
Questo è stato il mio 2025, vissuto tra viaggi stampa, test di laboratorio e prove sul campo sempre in compagnia di uno dei prodotti di cui vi ho parlato in questo articolo. E voi siete d’accordo con queste considerazioni o avreste dirottato le preferenze su altri modelli? C’è una fotocamera che vi ha sorpreso o una che vi ha profondamente deluso? Scrivetelo qui sotto nei commenti: confrontiamoci, perché la fotografia è anche scambio di opinioni.
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