Tra
circa un mese si apriranno i battenti della più importante
fiera annuale di fotografia, il PMA, seconda solo alla biennale
photokina di Colonia. Sappiamo già che una valanga
di nuovi prodotti si abbatterà sul mercato, famiglie
intere di fotocamere sostituiranno, a mo' di pulizia etnica,
le precedenti. Alle più o meno sconvolgenti sorprese,
quest'anno potrebbe aggiungersene un'altra poco piacevole.
Sono più che indiscrezioni di corridoio le voci che
vogliono imminenti alcuni sensibili aumenti dei prezzi da
parte dei maggiori produttori di materiale elettronico e,
cosa più interessante per noi, fotografico. Insomma,
dopo anni di costante declino dei prezzi, potremmo doverci
risvegliare da questo sogno a occhi aperti. La causa principale
è nell'indebolimento subito dalla valuta europea nei
confronti della moneta giapponese nel corso del 2008. La svalutazione
di circa il 30% ha ridotto sensibilmente i margini delle filiali
europee, che in vari modi cercheranno di rimediare: aumento
della produttività (tagli di personale), riduzione
delle stime di ricavo, aumento dei prezzi. Come la compensazione
sarà ripartita tra le varie voci non è dato
sapere, ma suona oltremodo strano che, in un momento di crisi
economica conclamata in tutto il vecchio continente, si pratichi
una politica orientata prevalentemente al ritocco dei listini.
Staremo a vedere.
Saltando di palo in frasca, grazie alla segnalazione dell'amico
Roberto Tomesani, utente di Facebook come me e milioni di
altre persone nel mondo, do eco in questa pagina a un fatto
piuttosto sconcertante. Forse non tutti sanno che, al momento
dell'accettazione delle clausole contrattuali necessaria per
l'iscrizione, se ne approva anche una che riproponiamo, evitando
commenti sul valore giuridico dell'estratto, sulla sua coerenza
intrinseca e sullo stile della traduzione fatta dalla società
che gestisce Facebook: "Quando pubblichi Contenuti dell'utente
sul Sito, ci autorizzi e istruisci a creare le copie di cui
sopra, nel caso in cui ciò sia ritenuto necessario
per facilitare la pubblicazione e la memorizzazione dei Contenuti
dell'utente sul Sito. Pubblicando Contenuti dell'utente sul
Sito, concedi automaticamente l'autorizzazione e la garanzia
di disporre del diritto a fornire alla Società l'autorizzazione
irrevocabile, perpetua, non esclusiva, trasferibile, totalmente
acquistata e valida in tutto il mondo (con il diritto di concedere
sotto-licenze) ad utilizzare, copiare, eseguire ed esporre
in pubblico, riformattare, tradurre, estrarre (integralmente
o parzialmente) e distribuire tali Contenuti dell'utente per
qualsiasi scopo commerciale, pubblicitario o di altra natura,
sul sito o su canali collegati al sito o alla presente promozione,
nonché a incorporare in altre opere, ad esempio i Contenuti
dell'utente, e a concedere ed autorizzare sotto-licenze di
tali contenuti. Hai la facoltà di rimuovere in qualsiasi
momento i Contenuti dell'utente dal Sito. Se decidi di rimuovere
i tuoi Contenuti dell'utente, l'autorizzazione di cui sopra
decadrà automaticamente, ma accetti che la Società
possa mantenere in archivio copie dei Contenuti dell'utente.
Facebook non rivendica la proprietà dei tuoi Contenuti
dell'utente. Tu, come stabilito negli accordi stipulati tra
te e la Società, in base ai diritti da te concessi
nelle presenti Condizioni, mantieni la proprietà di
tutti i tuoi Contenuti dell'utente e di tutti i diritti di
proprietà intellettuale o di qualsiasi altro diritto
associato ai tuoi Contenuti dell'utente."
Chi volesse leggere il testo integrale si colleghi a questo
sito: www.facebook.com/terms.php?ref=pf
Chi, invece, volesse aderire al gruppo (che conta ormai quasi
dodicimila iscritti) in cui l'argomento viene dibattuto, vada
all'indirizzo: www.facebook.com/group.php?gid=42924364631
In sintesi, quando pubblichiamo una foto su Facebook cediamo
all'azienda americana ogni diritto sull'immagine stessa, salvo
quello di rimuoverla. Ma avendo accettato la possibilità
di cessione a terzi, anche in caso di rimozione delle foto
il danno potrebbe essere già compiuto. L'acquisizione
dei diritti sulle foto non è tanto grave per le immagini
delle vacanze, e anche qui ci sarebbe da discutere, ma per
quelle che fotografi professionisti o aspiranti tali possono
pubblicare per sacrosanta autopromozione. Non è mia
intenzione boicottare Facebook, che ha molti aspetti positivi
e la cui complessità onestamente ancora non mi consente
di esprimere un giudizio compiuto; piuttosto tengo a sottolineare
i rischi collegati alla sottoscrizione di contratti preconfezionati
che tante ripercussioni possono avere sulla nostra sfera personale.
A tale proposito, sarebbe da aprire un altro capitolo sulle
palesi violazioni della riservatezza che la pubblicazione
non autorizzata di ritratti su Facebook può provocare.
Ma non c'è spazio… Mi limito a sostituire per
una volta la mia solita foto con una trovata, guarda un po',
proprio su Facebook. Proviene dall'età dell'innocenza,
quindi non ho rimproverato l'improvvido "amico"
che l'ha pubblicata. Ovviamente, io sono quello non pixellato.
Chissà se Facebook reclamerà i diritti su questa
foto ... |